CENNI STORICI
Il complesso di Santa Maria in Gradi, attualmente sede del rettorato e di alcuni dipartimenti dell'Università della Tuscia, è stato per diversi secoli un convento domenicano e più recentemente un carcere.
Nel chiostro medievale, risalente alla metà del Duecento e oggetto di questo intervento, è ancora leggibile l'apparato decorativo originale: cinque pentafore ad archetti acuti per ogni lato, che insistono su 160 colonnine binate in marmo. Al centro si trova un pozzo del 1557, posizionato su un basamento costituito da lastre tombali di recupero dall'antica Chiesa di S. Maria in Gradi.
PROGETTO
Il progetto dell'illuminazione del Chiostro medievale del Complesso di Santa Maria in Gradi è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Dipartimento Tecnico Studio Due, l'Ufficio Tecnico dell'Università della Tuscia e gli architetti e lighting designer Carolina De Camillis e Riccardo Fibbi.
Per l'installazione sono stati utilizzati apparecchi custom Studio Due (Cloister Light) formati da 3 gruppi da 4 led ciascuno inclinabili individualmente e di altezza limitata, posizionati tra la colonna e la partenza dei costoloni e studiati ad hoc per ogni singolo capitello. Nel cortile interno l'impianto di illuminazione è stato ripristinato e migliorato, il pozzo centrale e le colonne perimetrali sono stati illuminati con apparecchi Studio Due Terra WL5 con filtri a 17° tilt che deviano il flusso luminoso verso il centro del cortile.
Cloister Light (custom)
Installazione
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